Le balbuzie

A cura di Dott.ssa Elisa Guidotti


La balbuzie è un disordine nel ritmo nel normale fluire dell’eloquio, nel quale la persona sa con precisione ciò che vorrebbe dire, ma è limitato nell’esprimersi da frequenti interruzioni, ripetizioni o prolungamenti del tutto involontari. L’intensità di tali fenomeni disturbano in maniera accentuata il flusso del parlato e possono causare ansia per le situazioni comunicative della vita di tutti i giorni e quindi limitare la partecipazione e la prestazioni in ambito affettivo, scolastico e lavorativo. Possono verificarsi, inoltre, movimenti secondari (della faccia o altre parti del corpo) associati alla balbuzie, che coincidono temporalmente con le ripetizioni e le pause nel flusso dell’eloquio.

Il bambino piccolo, che inizia a parlare, deve imparare a padroneggiare in breve tempo suoni, parole e la pressione temporale del comunicare. Molti bambini, tra i due e i tre anni di età, ripetono parole o frasi, oppure esitano. Molto spesso questa balbuzie è transitoria e scompare dopo un breve periodo di tempo. In alcuni casi la balbuzie si presenta in modo più accentuato o in modo più prolungato nel tempo.

E’ consigliato rivolgersi ad un neuropsichiatra che possa indirizzare la famiglia verso un logopedista ed uno psicologo con formazione specifica in balbuzie nel caso in cui:

  • Sia presente in famiglia un genitore, un fratello o un membro della famiglia che ancora balbetta
  • Se la balbuzie insorge dopo i 3,5 anni
  • Se dall’emergenza della disfluenza sono passati 6-12 mesi
  • Se c’è difficoltà a pronunciare correttamente alcuni suoni e/o ad essere capiti

Il neuropsichiatra fa la diagnosi che avviene per esclusione di eventuali deficit motori e sensoriali derivanti da danni neurologici insieme al globale sviluppo cognitivo, motorio e linguistico.

Il logopedista si occupa di dettagliare lo sviluppo linguistico e le caratteristiche della fluenza verbale e insegna le tecniche per facilitare la fluenza e modificare la balbuzie.

Lo psicologo cognitivo comportamentale, con il coinvolgimento di coloro che si occupano del bambino , svolge un lavoro sull’autostima e sull’attitudine comunicativa del bambino.