Disturbi dello spettro dell’autismo

a cura di Simona Saponari


I disturbi dello Spettro dell’Autismo (ASD, f84.0/299.00) sono classificati all’interno dei disturbi del Neurosviluppo del bambino e causano un’alterazione delle abilità di socializzazione e comunicazione, determinando nel tempo un profilo di sviluppo atipico e variabile. Ai fini della diagnosi, secondo l’attuale classificazione del DSM-V, è necessario che il deficit socio-comunicativo si associ a pattern di interessi, attività o comportamenti ristretti o ripetitivi. I sintomi sono già presenti precocemente ma possono divenire evidenti solo quando le esigenze sociali eccedono le capacità limitate dei soggetti affetti, condizionando il funzionamento adattivo sino all’età adulta con diversi livelli di gravità (1).

Già a partire dal primo anno di vita, ancor prima dell’emergere della comunicazione verbale, i bambini con Disturbo dello Spettro dell’Autismo possono manifestare alcuni segnali di atipie nell’interazione sociale come aggancio oculare sfuggente, mancanza di comportamenti “anticipatori” (come tendere le braccia al genitore per essere preso), difficoltà nel condividere piacere o interesse tramite un uso integrato dello sguardo e dei gesti quali l’indicare (attenzione congiunta), mancata risposta al nome. Nel gruppo dei pari è evidente una tendenza all’isolamento o una difficoltà nel mantenere adeguatamente le relazioni o nel comprendere, soprattutto nelle età successive, le dinamiche dell’intersoggettività e dei rapporti sociali. Anche la comunicazione verbale mostra delle atipie (spesso il contatto con gli specialisti avviene proprio per un ritardo nello sviluppo del linguaggio) per cui possono osservarsi difficoltà espressive e di comprensione, tendenza all’ecolalia, utilizzo di neologismi e difficoltà pragmatiche che compromettono le abilità conversazionali.

Nel gioco le abilità simboliche (“il far finta”) sono assenti o non adeguate all’età di sviluppo. Sono presenti inoltre comportamenti ripetitivi (stereotipie motorie, nell’utilizzo degli oggetti) e/o interessi ristretti ed atipici anomali per intensità e/o per età, rigidità e rituali comportamentali. Le manifestazioni possono essere influenzate dal livello di sviluppo (ad es. Autismo ad Alto /BassoFunzionamento)

La diagnosi dei Disturbi dello Spettro Autistico richiede un’attenta valutazione degli aspetti anamnestici, del livello di sviluppo e del funzionamento adattivo, la somministrazione di test diagnostici, interviste semi-strutturate ai genitori ed osservazioni del bambino in situazioni di gioco e coinvolge un equipe multidisciplinare (Neuropsichiatra Infantile, psicologo, logopedista, neuropsicomotricista), fondamentale per l’impostazione del trattamento. La precocità della diagnosi condiziona la prognosi e l’efficacia degli interventi riabilitativi e terapeutici.

1. DSM-V. American Psychiatric Association. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, V edizione.